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Tappeti antichi
Pulitura e manutenzione del tappeto
Una buona manutenzione del tappetooltre a renderlo più bello, prolunga la
sua vita. Il modo migliore per pulirlo è la scopa di saggina, con fibre lunghe
almeno 20 cm.oppure una spazzola in fibre naturali, con setole morbide e lunghe
almeno 2,5 cm..
Sono consigliate le spazzole usate per strigliare i cavalli, mentre sono da
evitare l'aspirapolvere e battitappeto elettrico, in particolare modo, quelli
rotanti. L'aspirapolvere allenta i nodi del tappeto, che, con l'andare del
tempo, potrebbero uscire dall'ordito. Quelli più leggeri possono essere usati,
però con molta attenzione.
Sono consigliati invece, i battitappeti manuali di bambùo di plastica, da
usare, però solo sul retro del tappeto
Pulitura a mano
La pulitura a mano, fatta in casa è certamente la più economica e la più
facile, ma potrebbe essere pericolosa per i pezzi antichio di seta. Per una
corretta pulitura a mano, bisogna prima di tutto mettere il tappeto al rovescio
su un tavolo e controllare se esistono zone danneggiate con tagli e rotture. Se
esistono, è bene cucire provvisoriamente questi falli, in modo che il lavaggio
non causi maggiori danni.
Subito dopo si batte il tappeto, sempre al rovescio per fare uscire tutta la
polvere. Poi si puliscono le eventuali macchie esistenti.
Prima di quest'operazione tuttavia, èopportuno fare una prova: fare
controllare se i colori sono fissi; questa si effettua strofinando uno straccio
bianco di cotone inumidito sulle tinte più delicate quali il blu, il rosso
vivo, l'arancione etc… Se il panno risulta colorato è necessario portare il
tappeto a ditte specializzate per il lavaggio.
Gli attrezzioccorrenti per la pulizia a mano sono: un secchiello, una spazzola
in fibre naturali, un po' d'aceto bianco e uno shampoo neutro delicato. Nel
secchiello bisogna mettere mezza tazza di shampoo con quattro tazze e mezzo
d'acqua tiepida ed un cucchiaino d'aceto bianco naturale (l'aceto serve per
fissare i colori).
Per eseguire un lavaggio rapido basta mettere solo un quarto d'aceto e tre
quarti d'acqua, senza shampoo.
Quando s'inizia la pulitura vera e propria il tappeto va steso su una superficie
piana e dura (un tavoloo una terrazza) con il pelo rivolto verso l'alto, al
diritto. A questo punto si procede immergendo la spazzola nella soluzione, senza
inzupparla eccessivamente, ed iniziare a strofinare il tappeto in modoomogeneo,
prima nel verso del pelo, poi contro pelo ed infine ancora nel verso del pelo.
Per asciugare si può mettere al rovescio al sole, ma se i raggi sono troppo
potenti, è piùopportuno metterlo all'ombra. Se nell'asciugarsi si nota che lo
shampoo ha lasciato dei residui di polvere bianca, per toglierli è sufficiente
strofinare il tappeto con la scopa di saggina nel verso del pelo
Cose da non fare
Non bisogna mai, per nessuna ragione, mettere il tappeto in lavatrice; quest'operazione
potrebbe causare danni irreparabili.
Non bisogna mai far lavare i tappeti antichi a secco, perché potrebbero svilupparsi
pericolosi fenomeni chimici dall'unione dei solventi usati per lavare e la
sporcizia che c'è all'interno.
Mai immergere il tappeto in acqua. Quest'operazione si fa in Iran, ma solo con i
tappeti appena terminati;oppure si fa da ditte specializzate, ma con prodotti e
dosi specifiche (si usa il coloro per il fissaggio delle tinte in percentuali
bassi).
Estremamente deleteri sono gli aspirapolvere a spazzole rotanti, che, con la
loro energica azione, a lungo andare, possono sciogliere i nodi
Usura
Per evitare che i tappeti subiscano un'usura pericolosa, a causa del
passaggio continuo di personeo a causa dei mobili troppo pesanti, si deve
girare il tappetoogni tanto, in modo che non si consumino le stesse parti.
Inoltre, èopportuno cambiare posizione dei mobiliogni due tre mesi. Sotto di
questi, poi, sarebbe necessario mettere dei dischi di feltro autoadesivi,
oppure, nelle dimensioni più grandi, spessori di cartoneo di legno
Tarme
Per evitare che questi parassiti causino dei danni, bisogna pulire i tappeti
regolarmente, con la scopa di saggina e pulirli in modo approfonditoogni sei
mesi, lasciandoli esposti all'aria aperta almenoogni quindici giorni. Bisogna
non lasciarli per lungo tempo sotto mobili pesanti, perché le tarme si
riproducono più facilmente in luoghi chiusi e soprattutto umidi e caldi.
Durante l'estate se ci si assenta a lungo da casa, è meglio prima di partire
pulire i tappeti, per poi piegareod arrotolare assieme con bustine forate di
naftalinao di canfora. Tutto va coperto con tessuti pulitio con la carta di
giornale. Mai con fogli di cellofano di plastica
Umidità
L'umidità,oltre a favorire il prodursi di tarme, fa marcire velocemente il
tappeto poiché questa è assorbita dalla lana e/o dalla seta. Per questa
ragione, non si devono mai appoggiare sui tappeti vasi di fiori, come non si
deve fissare il tappeto al suolo con la colla
Altri pericoli
Il troppo calore, prodotto dai termosifoni e dai caminetti potrebbe essiccare
glioli naturali contenuti nella lana, rendendola friabile edopaca.
Gli animali domestici potrebbero macchiare il tappeto con urinao magari giocare
su di loro con le unghie. Le macchie d'urina vanno immediatamente, prima
tamponati ed assorbiti con un panno bianco di cotoneo la carta assorbente, poi,
ancora tamponati ripetutamente con un panno umido. Infine pulite con la
soluzione indicata nel settore di pulitura a mano. Perché gli acidi urici
potrebbero danneggiare seriamente il tappeto.
I raggi diretti del sole, infine, sono estremamente dannosi perché sbiadiscono
i colori. Poiché anche i tappeti devono essere esposti alla luce, per evitare
il prodursi di tarme, è doveroso perciò esporli al rovescio, in modo da
evitare danni
Tratto da:
Il tappeto persiano: cultura e societàorientale a casa" di Hossein -
Fayaz Torshizi, 1981. Pesaro, Italia
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