|
Collezionare vecchi utensili da
lavoro Viviamoormai in un mondo
dominato dalla tecnologia, questa è l’era dell’elettronica, del nucleare…
i vecchi utensili di legno, di cuoio, di ferro, da taglio, da cucina un tempo
utilizzati dalla mano dell’uomo sono stati sostituiti di macchinari ad alta
precisione.oggi un vecchio utensile scoperto in un mercatino d’antiquariatoo
presso un rigattiere e perché no (?)online, verrà acquistato per passione,
per l'arredamento country della nostra
casa, seguendo l’istinto e molto spesso per un ricordo legato a un vissuto
familiare… possedere un utensile antico è motivo diorgoglio e più
l’oggetto è stranoo raro, più genera soddisfazione per il fortunato
possessore. Lo si mette in bella mostra, diventa un complemento d’arredo della
propria casa. Lo si inserisce nella collezione privata come anello di
congiunzione di quella affannosa ricerca nel tempo del “pezzo” mancante. Ci
sono collezionisti di utensili che li custodiscono con sacralità quasi
maniacale, altri che amano usare qualche esemplare per lavori manuali
rispettando le tecniche di riparazione di una volta. Utensili che ci riportano
indietro nel tempo, ad antichi mestieri, ad antichi sapori
Un tempo gli utensili venivano
fabbricati dagli stessi artigiani che poi li utilizzavano e nascevano proprio
dall’esigenza di lavorare in un certo modo un materialeo eseguire un
particolare lavoro. In seguito glioggetti venivano commissionati dal falegname
o fabbro del villaggio. Nell’era industriale venivano invece proposti da
fabbriche e grossisti che li pubblicizzavano su cataloghi e manifesti divisi per
categoria professionale
L’arrotino, il ciabattino,
soffiatori
di vetro, il macellaio, il
maniscalco e ancora, il falegname, il sarto, l’ebanista il muratore, il
contadino… tutti avevano i loro utensili… da loro nasceva l’idea delle
giuste lame, le intuizioni e i suggerimenti per le impugnature più comode per
eseguire un determinato tipo di lavoro… fino ad arrivare alla vasta gamma
dell’utensile da cucina |